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29/09/2021

Mobilità elettrica, infrastrutture e noleggio a lungo termine.

La mobilità elettrica accelera in autostrada. Grazie a un emendamento alla Legge di Bilancio 2021, tutti i concessionari autostradali dovranno installare colonnine di ricarica ultrafast per veicoli elettrici lungo le tratte di loro competenza, almeno ogni 50 chilometri.  Con questo emendamento i driver di auto elettriche, potendo contare su infrastrutture in grado di assicurare un “pieno” di volt in modo rapido, potranno  viaggiare in tutta tranquillità lungo la rete autostradale. L’emendamento prevede un termine di 180 giorni per l’installazione dei punti di ricarica di potenza elevata (da 50 kWh in su). Nel caso i concessionari non provvedano, chiunque ne faccia richiesta si potrà candidare per installarle.

 

Il piano di autostrade per l’Italia per le colonnine di ricarica

 

Autostrade per l’Italia ha raccolto la sollecitazione legislativa e ha deciso di attivare un piano di installazione di colonnine ricarica ultrafast su tutta la rete, attraverso la creazione di una nuova società controllata, Free To Xperience. La nuova società avrà in carico tutti i nuovi servizi digitali, tra cui  anche la rete di ricarica auto, che sarà proprietaria, gestita in autonomia e non affidata a terzi. Il piano prevede l’installazione di colonnine HPC (High Power Charging) con potenza fino a 350 kW in 67 stazioni di servizio sparse sul territorio, che rappresentano il 31% delle stazioni di rifornimento presenti sulla rete ASPI. Al termine di questa fase di “start-up” saranno presenti in media punti di ricarica ogni 90 km. Per ogni installazione ci saranno 4 o 6 colonnine di ricarica. Si arriverà dunque a un numero che oscillerà tra le 268 e le 402 colonnine sulla rete autostradale. Conclusa questa prima fase si verificherà il livello di utilizzo e si programmerà una seconda fase di installazione.

 

Quanti punti di ricarica auto elettriche ci sono sul territorio? Il report di Motus-E

 

Una fotografia di come l’Italia si sta muovendo per favorire la transizione energetica è stata scattata di recente da Motus-E, l’associazione italiana della eMobility. Il report annuale dell’associazione registra la presenza a dicembre 2020 di 19.324 punti di ricarica sparsi per la penisola, dislocati in 9.709 stazioni accessibili al pubblico. Non tutte, però, sono attive. Il 21% di queste risulta attualmente non utilizzabile dagli utenti a causa di un mancato collegamento alla rete elettrica o per via della mancanza di autorizzazioni. Complessivamente si registra comunque una crescita del 39% su base annua con una ripartizione delle colonnine così composta: 80% su suolo pubblico; 20% su suolo privato a uso pubblico (supermercati o centri commerciali). Nell’ultimo trimestre del 2020 la crescita di punti di ricarica è stata del 16% mentre quella delle stazioni del 15%. Il 96% dei punti di ricarica sono a potenza standard, divisi tra quelli a ricarica lenta o slow (fino a 7 kW) e quelli a ricarica accelerata o quick (tra i 7 e 22 kW). Solo il 4% delle colonnine è in corrente continua o, come si dice, a potenza elevata, tra colonnine veloci o fast (tra 22 e 50 kW) e ultraveloci o ultrafast (superiori a 50 kW).

 

 

Colonnine di ricarica auto elettriche in Italia. Come sono distribuite sul territorio?

 

La diffusione sul territorio non è omogenea. Il 57% delle infrastrutture si trova al Nord, il 23% al Centro e il 20% al Sud e nelle isole maggiori. La Lombardia occupa il primo posto della classifica con 3.326 installazioni (3.326 punti); secondo il Piemonte seguito da Emilia-Romagna, Lazio, Veneto e Toscana. Queste sei Regioni, insieme, coprono più del 60% del totale delle colonnine presenti in Italia e hanno contribuito per il 63% alla crescita complessiva della rete a livello nazionale. Per avere un’idea della diffusione delle infrastrutture a livello internazionale bisogna guardare alla Cina, leader assoluto con 552.000 punti di ricarica pubblica, molto staccati gli Stati Uniti con 79.000. In Europa guidano la classifica l’Olanda con 61.974 punti di ricarica pubblica; la Germania con 43.776; il Regno Unito con 36.500 e la Norvegia: con 16.950.

 

La transizione verso l’elettrico e il noleggio a lungo termine corporate

 

La necessità di ridurre le emissioni di CO2 e adottare le motorizzazioni green è sempre più sentita anche nelle flotte aziendali. Sempre più aziende e privati ora considerano con più naturalezza l’opzione dell’ibrido e dell’elettrico. I sistemi di ricarica consentono una autonomia di percorrenza sempre maggiore. Il tema del contenimento delle emissioni in un’ottica di sistema inizia a essere sentito e a diventare parte integrante del brand value delle grandi aziende.

Anche il noleggio a lungo termine sta investendo con forza sull’elettrico. ALD Automotive, ad esempio, con il piano strategico Move 2025 punta a far salire la quota di veicoli elettrificati del 30% nel corso del prossimo quinquennio ed entro il 2030 ad avere almeno il 50% delle auto ‘green’.

 

Le partnership di sistema per vincere la sfida elettrica

 

La transizione all’elettrico, l’evoluzione sempre più rapida del settore automotive e la richiesta di servizi avanzati hanno reso sempre più necessaria la capacità di fare sistema e creare sinergie con altri protagonisti del mercato con partnership strategiche mirate. Il mese scorso ALD Automotive è entrata a far parte di ChargeUp Europe, l’associazione che rappresenta il settore delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici in Europa, di cui è diventata il primo ecosystem partner. ALD Automotive lavorerà in sinergia con ChargeUp Europe per garantire che lo sviluppo delle infrastrutture tenga il passo con la crescente diffusione dei veicoli elettrici e consenta il passaggio al trasporto elettrico.

 

ALD Green: la proposta di noleggio lungo termine auto elettriche full inclusive

 

ALD Automotive Italia punta su ALD Green, offrendo un canone comprensivo dei consumi o addirittura l’installazione delle infrastrutture di ricarica in azienda o a casa. ALD Automotive, che sta incrementando sempre più il parco auto con veicoli ad alimentazione ibrida o full electric, ora punta a fare un ulteriore salto di qualità. Con ALD Green ALD offre una formula integrata che favorisce e orienta la scelta di aziende e privati verso la mobilità elettrica, raggiungendo così una platea di clienti sempre più vasta.

Il pacchetto JuiceMotion sviluppato in partnership con Enel X prevede tre possibilità.

  • JuiceStreet: una ricarica inclusa di 1350kWh, sulla rete pubblica di Enel X, per percorrere fino a 10.000km.
  • JuiceHome: una infrastruttura domestica ad un prezzo conveniente.
  • JuiceStreet+JuiceHome: per entrare nel modo dell’elettrico in con kWh inclusi e ricaricando direttamente da casa tramite l’infrastruttura di ricarica domestica.

 

ALD Car Sharing, La condivisione green

 

Un’altra importante novità nell’ambito della mobilità sostenibile è la possibilità di introdurre nelle flotte di Corporate Car Sharing i veicoli elettrici, aggiungendo ai benefici descritti prima anche un significativo abbattimento delle emissioni per l’azienda cliente. L’obiettivo di ALD è quello di contribuire concretamente alla costruzione sul territorio di un nuovo modello di mobilità. Il Corporate Car Sharing rappresenta una leva fondamentale per favorire la diffusione dell’elettrico e convincere sempre più aziende a investire sulle motorizzazioni elettriche e “green”.

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