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30/06/2022

Mobilità sostenibile: l’Italia accoglie la sfida dell’elettrico.

Per favorire la crescita della mobilità sostenibile è necessario mettere in campo alcune strategie fondamentali: tecnologie sempre più innovative ed efficienti, la creazione e lo sviluppo di un’infrastruttura di ricarica adeguata, ulteriori incentivi da parte delle Istituzioni per l’acquisto di flotte elettrificate e soprattutto una maggiore consapevolezza degli utenti sulla transizione ecologica e di riflesso energetica.

La maggior parte dei Paesi europei hanno già da tempo intrapreso la strada della transizione e anche in Italia il cambiamento sta avvenendo con un ritmo abbastanza costante, anche se non sono ancora presenti linee guida ben definite.

 

La transizione elettrica in Italia

 

Secondo quanto pubblicato nella sesta edizione del White Paper di Repower, nonostante la crisi dei chip, la pandemia e il conflitto tra Ucraina e Russia, l’Italia non si ferma nel passaggio alle vetture alla spina. Nel 2021, infatti, sono stati immatricolati un totale di 136.856 veicoli BEV e PHEV, con un aumento percentuale rispetto al 2020 di 128,2 punti. In particolare, le immatricolazioni delle auto 100% elettriche sono più che raddoppiate (67.542 nel 2021 vs 32.500 nel 2020).

L’aumento è ancora più importante quando si tratta di vetture plug-in: dalle 27.433 vetture del 2020 si è passati alle 69.312 del 2021 con un bel +152,7%. Tuttavia, l’Italia rimane al sesto posto in Europa per numero di veicoli 100% elettrici ogni mille abitanti (1,14 veicoli).

 

Auto elettriche: cosa pensano gli italiani?

 

L’interesse dei cittadini per i veicoli elettrici è crescente anche se risulta ancora frenato dai costi elevati. Secondo la ricerca condotta da Aretè, infatti, per acquistare un’auto ad alimentazione elettrica gli italiani si dichiarano disposti a spendere una cifra del 30% inferiore rispetto a quello che è il costo medio degli e-vehicles attualmente sul mercato: un gap che, nonostante gli incentivi previsti dal governo, rimane difficile da colmare.

Lo studio, promosso a tre mesi di distanza da un altro sondaggio sullo stesso tema, conferma il trend già evidenziato della criticità riguardo il fattore economico. Secondo quanto emerge dall’indagine, il 64% degli italiani preferisce spostarsi utilizzando l’auto privata, mentre solo il 6% usa i mezzi pubblici, che risentono ancora della flessione subita durante la pandemia.

In crescita è il trend che riguarda la mobilità condivisa, sharing e pooling, che risulta essere la modalità preferita dal 20% degli utenti perché consente di abbattere i costi del viaggio, ridurre le emissioni inquinanti e decongestionare il traffico cittadino.

Quattro italiani su dieci hanno già avuto un’esperienza di guida su un’auto elettrica, anche solo occasionalmente. Chi lo ha fatto ne ha apprezzato la silenziosità (indicata dal 43% del campione), il relax di guida (19%) e i consumi ridotti (19%); le stesse caratteristiche che si aspetta dalla vettura alla spina anche chi non ha ancora avuto occasione di salirci a bordo.

Un italiano su due indica l’ibrido come sua prima scelta nel caso in cui dovesse acquistare una nuova auto, e il 38% degli intervistati si dice propenso alla scelta di un’auto elettrica.

Tra le ragioni per questa scelta al primo posto la scelta ambientale: il 50% del campione, infatti, risponde “per non inquinare”. Segue l’opportunità di risparmiare su consumi e costi di manutenzione, indicato dal 42% del campione. Tre intervistati su quattro si dicono disposti a richiedere un finanziamento per accedere all’acquisto, o in alternativa ricorrere a noleggio a lungo termine o leasing, mentre solo il 25% intende acquistare in contanti.

I maggiori ostacoli risultano essere ancora il costo, troppo elevato per un italiano su due, e l’autonomia del veicolo: il 25% sarebbe spinto ad acquistare una vettura elettrica se ci fossero punti di ricarica più veloci, servizi di ricarica a domicilio e minori costi di ricarica.

 

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