Shop ALD Automotive > Magazine > Sostenibile, digitale, integrata. Ecco il new normal della mobilità.
Una mobilità più flessibile e sostenibile, oltre che sicura dal punto di vista sanitario. Un forte sistema di incentivi. E un approccio più aperto da parte del consumatore, oggi maggiormente disposto a mettere in discussione abitudini consolidate e a consumare un passo deciso verso l’innovazione. E’ questo lo scenario della nuova mobilità elaborato da un recente report della società di consulenza McKinsey, “From no mobility to future mobility: Where Covid-19 has accelerated change”.
Ci si interroga molto su quale sarà il futuro della mobilità e sulle vicende globali che quest’anno accelereranno il cambiamento. McKinsey ha coniato l’acronimo “ACES” per descrivere le tendenze della mobilità del futuro ovvero: Autonomous driving (i sistemi a guida autonoma), Connected cars (le auto connesse), Electrified vehicles (i veicoli a mobilità elettrica) e Shared mobility (i sistemi di mobilità condivisa). Questi trend vanno però calati nella particolare situazione che stiamo vivendo dove la tutela della salute e della sicurezza è prioritaria. In questa fase risultano prevalenti le opzioni che garantiscono un minor rischio di esposizione al contagio e consentono di mantenere la distanza fisica. Secondo McKinsey, quasi il 70% degli utenti negli Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Giappone e Cina ha dichiarato che sceglierà di andare a piedi o in bicicletta almeno una volta alla settimana anche dopo il ritorno alla vita normale (con un aumento del 6% rispetto ai livelli pre-crisi). Inoltre, anche la micromobilità condivisa, l’e-hailing e il car sharing saranno leggermente più popolari, guadagnando un +1-2% dopo la crisi, dopo aver pagato un prezzo alto nei mesi più complessi del lockdown.
L’influenza che arriva dai decisori pubblici a livello internazionale non appare univoca. Se l’Unione Europea, con il Green Deal e il Recovery Plan, ha delineato una strategia della mobilità fortemente orientata verso la riduzione delle emissioni, gli Stati Uniti hanno deciso di ridurre gli oneri normativi per far diminuire i costi di produzione e indirizzare i consumatori verso veicoli più nuovi, più sicuri e più puliti. Bisognerà verificare se l’amministrazione Biden confermerà questa impostazione. Al contrario, il governo cinese ha esteso gli incentivi e i sussidi per l’acquisto di veicoli elettrici di marca cinese fino al 2022. La Germania ha aumentato il “bonus ambientale” per l’acquisto di nuovi veicoli elettrici fino a 9000 euro; mentre gli incentivi come il bonus mobilità introdotto dal governo italiano hanno portato a una impennata di vendite di biciclette, monopattini e micromobilità in generale. Bisogna anche tenere presente che potrebbe esserci una moltiplicazione di micro-scenari e una forte differenziazione di regole. Le politiche d’intervento potrebbero variare molto non solo da stato a stato, ma da città a città. Di conseguenza i player della mobilità dovranno sviluppare una prospettiva “iperlocale”, ricalibrando la propria capacità di analisi del mercato.
Per quanto riguarda lo scenario aziendale saranno incentivati gli investimenti sui veicoli elettrici mirati al potenziamento delle batterie al litio, e saranno soprattutto la Cina e l’Europa le aree maggiormente interessate da un aumento della diffusione e degli acquisti di veicoli a emissioni zero. Un trend che naturalmente interesserà anche il comparto del noleggio a lungo termine. Secondo McKinsey la mobilità del futuro ruoterà attorno a tre pilastri: innovazione, ricerca e sviluppo e partnership. Questo significa una crescita delle economie di scala, forti interazioni non solo tra i player del settore, ma anche tra loro e i grandi operatori tecnologici, capacità di saper gestire l’integrazione di macro e micromobilità. Cresceranno molto i canali digitali e le vendite online che arriveranno a rappresentare il 20-25% delle transazioni entro il 2025.
In questo contesto il noleggio a lungo termine, da sempre motore di innovazione e di rinnovamento del settore automotive, appare destinato a recuperare il terreno perduto nel 2020. In un anno difficile il noleggio a lungo termine ha compiuto un salto di qualità importante nell’adozione delle motorizzazioni pulite. Secondo Aniasa nei primi 9 mesi del 2020 le società di noleggio (a lungo e breve termine e in car sharing) hanno immatricolato 5.229 vetture ibride plug-in (+225% sullo stesso periodo del 2019) e 6.132 vetture elettriche (+125% rispetto al 2019). Si tratta di un vero e proprio boom per queste nuove alimentazioni, pur in una fase di forte contrazione del mercato del noleggio. I dati, secondo ANIASA, hanno ancora ampi margini di crescita, se si pensa che queste vetture rappresentano oggi il 5,2% del totale immatricolato a noleggio, percentuale che lo scorso anno era pari all’1% e che nel restante mercato automotive oggi è ferma al 2,4%.
ALD Automotive è decisa a favorire la transizione delle flotte verso l’elettrico e a guidare le aziende verso la composizione di un parco auto aperto a soluzioni innovative. ALD è oggi in grado di procedere all’installazione dell’infrastruttura e delle colonnine di ricarica direttamente in azienda e di mettere in campo – attraverso ALD Consultancy – un servizio di assistenza ad hoc per la gestione del servizio.
Si tratta di un segnale coerente con lo strategic plan di ALD ‘Move 2025’ che punta a far salire la quota di veicoli elettrificati del 30% entro il 2030 con una riduzione delle emissioni medie di CO2 delle auto della flotta di almeno il 40% rispetto al 2019.
L’obiettivo di ALD come leader del noleggio a lungo termine è quello di contribuire concretamente alla costruzione e alla diffusione sul territorio di un nuovo modello di mobilità. Per questo l’azienda si è strutturata con le soluzioni full electric o ibride di ALD Green. Il noleggio delle auto elettriche è disponibile anche nell’offerta di ALD Flex, formula di noleggio flessibile a breve-medio termine. Senza dimenticare ALD Car Sharing , una soluzione che può davvero contribuire ad accelerare l’ingresso delle auto elettriche nelle flotte aziendali e fare da apripista per la diffusione della mobilità green.
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