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29/09/2021

PHEV. Tutte le risposte sulla tecnologia Plug-in Hybrid.

1. In quali situazioni è consigliato scegliere un veicolo PHEV?

 

La tecnologia ibrida plug-in permette ai veicoli di percorrere distanze da 30Km a 50Km in modalità elettrica pura, a seconda della capacità della batteria. L’uso dei veicoli Plug-In Hybrid si consiglia per contesti urbani e per percorrere brevi distanze. La scelta di un PHEV per chi copre giornalmente distanze elevate in autostrada può essere molto controproducente a causa del peso della batteria e del consumo aggiuntivo che ne deriva.

L’identificazione del contesto è fondamentale per stabilire se l’uso dei PHEV è giusto o meno.

A tal fine, può essere utile porci semplici domande su:

 

  • Distanza tra casa e lavoro
  • Chilometraggio medio giornaliero per finalità lavorative
  • Chilometraggio medio annuale per finalità private
  • Possibilità di ricarica batteria a casa/al lavoro?

 

2. Chi è responsabile della ricarica della batteria per un veicolo PHEV aziendale?

 

La responsabilità di accertare che i veicoli Plug-In Hybrid  siano usati in maniera ottimale spetta al datore di lavoro. L’uso dei veicoli ecologici è incentivato da regolamenti e agevolazioni fiscali nei Paesi europei, mentre il consumo di elettricità non viene quasi mai considerato nel calcolo dei benefits in natura per i lavoratori. Pertanto, il modo migliore per il datore di lavoro di accertare che i conducenti usino i PHEV nel modo previsto, soprattutto per uso professionale, consiste nel fornire un accesso adeguato alle infrastrutture di ricarica (ricarica della batteria dall’ufficio, rete pubblica, ricarica da casa) e nel coprire tutte le spese relative al consumo di elettricità.

Un’alternativa per incoraggiare i driver a eseguire la ricarica con maggiore frequenza può essere l’imposizione di un tetto di spesa per il carburante.

 

3. E’ possibile fare una formazione sui PHEV?

 

ALD può mettere a disposizione alcuni moduli di formazione da aggiungere alla formazione rapida fornita dall’OEM alla consegna dell’auto.

Suggeriamo inoltre di richiedere a tutti i conducenti che intendono ordinare un PHEV di firmare alcune regole di ingaggio prima dell’ordine. Tale documento deve indicare le modalità d’uso previste e quelle da evitare durante la guida di un PHEV. Un altro aspetto importante riguarda l’attenta rendicontazione e il monitoraggio dei consumi, in quanto consente al datore di lavoro di regolare le prestazioni dei conducenti durante la durata del contratto.

 

4. Come faccio a scegliere il veicolo PHEV adatto alla mia car policy? Devo applicare gli stessi criteri per tutti i PHEV?

 

Prima di aggiungere i PHEV alla flotta aziendale, è fondamentale comprendere l’uso effettivo dei veicoli e la disponibilità dei conducenti. I PHEV non sono adatti a tutti i profili e alcuni modelli vanno introdotti nella car policy con molta cautela poiché un uso inappropriato potrebbe generare un significativo aumento dei costi di flotta. In particolare, questo aspetto riguarda i SUV di grosse dimensioni e pesanti, il cui consumo di carburante può facilmente superare gli 11 l/100 km con una batteria scarica.

 

5. Conviene investire in nuove infrastrutture e affrontare questo cambiamento?

 

I PHEV sono effettivamente più costosi rispetto ai veicoli a combustione interna alternativi, richiedono un’infrastruttura di ricarica apposita e il consumo di carburante è in media da 3 a 4 volte superiore a quello teorico.

Tuttavia, volendo analizzare la questione in modo molto più positivo, le nuove agevolazioni e gli incentivi fiscali disponibili in molti Paesi europei contribuiscono a compensare il divario dei prezzi di listino. Inoltre, poiché i PHEV sono prodotti di transizione verso i veicoli full electric BEV, investire nell’infrastruttura è vantaggioso perché permette alle aziende di preparare la flotta al futuro. Occorre ricordare nuovamente che il contesto è favorevole a questa transizione in quanto offre numerosi incentivi finanziari per sostenere l’installazione di sistemi di ricarica per la casa o l’ufficio. Inoltre, poiché le statistiche dimostrano che l’80% delle ricariche viene effettuato a casa o in ufficio e in considerazione della mancanza di trasparenza sui prezzi della ricarica da rete pubblica, vale la pena investire su infrastrutture interne per garantire la corretta rendicontazione e l’ottimizzazione dei costi.

Infine, sebbene i PHEV consumino 3 volte di più di quanto annunciato, non bisogna dimenticare che il loro consumo è tuttavia inferiore a quello delle controparti a combustione interna.

 

6. Qual è il vantaggio dei PHEV rispetto a un Full Hybrid standard (costo, CO2)?

 

A differenza dei veicoli Full Hybrid standard, i PHEV sono in grado di percorrere notevoli distanze (40-50 km) in modalità completamente elettrica, anche a velocità piuttosto elevate (120-130 km/h).

Dal punto di vista del datore di lavoro, l’affidamento di questa tecnologia ai propri conducenti, a condizione che questi presentino i profili appropriati, può rappresentare una valida opportunità per ridurre le spese di carburante e le emissioni di CO2.

Tuttavia, gli ibridi standard sono anche l’alternativa indicata per alcuni usi e i PHEV non devono sminuire i vantaggi dei veicoli ibridi HEV.

 

7.Si legge che i PHEV costituiscono il nuovo Dieselgate. Perché sceglierli?

 

Si tratta di una questione di utilizzo. In tutti gli articoli pubblicati in cui si evidenziano gli aspetti negativi dei PHEV viene descritto l’utilizzo tipico delle aziende che scelgono i PHEV per beneficiare dei vantaggi fiscali previsti senza considerare le conseguenze in seguito ad un uso inappropriato. È il risultato della recente adozione di questa tecnologia. Tutte le nuove tecnologie presentano una curva di apprendimento ed è stato necessario un po’ di tempo prima che venissero identificate le circostanze in cui i PHEV garantiscano un’efficienza reale.

Ci troviamo ora ad affrontare una situazione più complessa che non riguarda più soltanto l’alternativa tra diesel e benzina. Occorre pertanto tenere presente che il PHEV è la risposta appropriata per alcuni usi specifici e lo stesso vale per i veicoli BEV, HEV, benzina o anche diesel.

 

8. Qual è la condizione ideale per scegliere un PHEV?

 

Sebbene molto dipenda dal profilo dei conducenti, i PHEV non si addicono alle situazioni con chilometraggi giornalieri elevati su strade ad alta velocità. I PHEV sono indicati per usi urbani o periurbani. Sono ideali per chi usa l’auto per pendolarismo o per brevi tragitti con la possibilità di effettuare la ricarica mentre il veicolo non viene utilizzato.

In breve, è preferibile non assegnare i PHEV ai conducenti che percorrono più di 30.000 km all’anno. Oltre al chilometraggio annuale, è fondamentale stabilire in che modo vengono percorsi tali chilometri; l’uso professionale ottimale è quello delle brevi distanze (<50 km) con la possibilità di effettuare la ricarica mentre l’auto non viene utilizzata.

 

 

 

9. Come stimare il CTO (Total Cost of Ownership) per il passaggio ai PHEV?

 

Il nostro team può proporre un’analisi dettagliata del CTO (costo totale di proprietà) e quindi valutare se ha senso o meno passare a una determinata alimentazione alternativa.

Per quanto riguarda i veicoli Plug-in Hybrid  PHEV, è importante individuare la quota di consumo elettrico nel mix di alimentazione. Tale quota è correlata al chilometraggio percorso, in quanto naturalmente una guida prolungata comporta un maggiore uso del motore termico. Per questo motivo i nostri calcoli si basano in genere sulla seguente ripartizione:

 

CHILOMETRAGGIO ANNUALE% ELETTRICITÀ% BENZINA
5.00070%30%
10.00060%40%
150.0050%50%
20.00045%55%
25.00040%60%
30.00035%65%
35.00030%70%
40.00025%75%
45.00020%80%
50.00015%85%
55.00010%90%
60.00010%90%
65.00010%90%
70.00010%90

 

Riguardo al consumo di carburante, raccomandiamo inoltre di aumentare del 200% i dati teorici.

 

10. Quali sono le principali considerazioni che un’azienda deve fare e non fare quando passa ai PHEV?

 

Valutazioni da fare

 

  • Valutare la disponibilità e i profili dei conducenti
  • Assicurarsi che i conducenti possano accedere alle infrastrutture di ricarica appropriate
  • Valutare la copertura di tutte le spese per il consumo di elettricità dei conducenti
  • Fissare un limite alle spese di carburante per incoraggiare i conducenti a effettuare ricariche più frequenti
  • Garantire la formazione dei conducenti
  • Gestire la rendicontazione e il monitoraggio del consumo energetico

 

Valutazioni da non fare

 

  • Considerare il PHEV un modo esclusivo per ottenere un risparmio fiscale
  • Assegnare i PHEV a tutti i driver
  • Fornire PHEV senza soluzioni di ricarica

 

11. I PHEV possono essere un’alternativa valida per il mio veicolo?

 

Certamente. Come accennato, l’uso ottimale dei PHEV può rivelarsi molto più efficiente di quello dei veicoli a combustione interna e molto più rassicurante per i conducenti di BEV, specialmente in questa fase di transizione.

I PHEV possono contribuire a realizzare un risparmio fiscale e una riduzione del consumo energetico con notevoli effetti positivi sul costo totale di proprietà a fine mese.

Occorre tenere presente che nel frattempo il costo totale di proprietà sui veicoli a combustione interna aumenterà a causa dell’aumento dei costi di produzione e dei valori residui più bassi dovuti all’introduzione di restrizioni per il diesel o alla presenza di zone a basse emissioni nelle grandi città.

L’obiettivo principale consiste quindi nell’individuare l’equilibrio più appropriato nel mix di alimentazioni.

 

12. I PHEV sono disponibili anche sui veicoli commerciali leggeri? Sono un’opzione vantaggiosa?

 

A giudicare dal mercato e dal parere degli OEM, il PHEV non è effettivamente considerato un’alternativa in questo segmento. In particolare, poiché l’autonomia elettrica viene largamente influenzata dal carico utile, è quasi impossibile percorrere più di 20 km in modalità completamente elettrica.

Gli OEM stanno investendo molto nella tecnologia BEV e nelle soluzioni a idrogeno future.

I veicoli commerciali leggeri presentano applicazioni diverse (abbastanza estreme) rispetto alle autovetture; i PHEV non sono adatti ai profili di elevato chilometraggio (>500 km al giorno) o di basso chilometraggio urbano (<200 km al giorno).

 

13. E’ necessario ricaricare l’auto? Con quale frequenza?

 

Sì. Per assicurare l’efficienza, è necessario ricaricare il PHEV il più spesso possibile. Più elevato è il numero di chilometri percorsi con il motore elettrico e più efficienti ed ecologici diventano i PHEV.

Alcuni comportamenti vanno inoltre evitati, come l’uso della modalità di ricarica della batteria mediante il motore termico. Tale modalità comporta un elevato consumo di carburante e non determina alcun beneficio specifico per il conducente, tranne in caso di elevata necessità come l’accesso a zone a basse emissioni.

 

14. C’è differenza nella modalità di guida?

 

Sì. Per sfruttare al massimo il tempo trascorso nell’uso del motore elettrico e abbassare il consumo di carburante e le emissioni di CO2, è necessario adottare uno stile di guida più tranquillo. Con il tempo i veicoli elettrici tendono a cambiare lo stile di guida che diventa meno aggressivo e più riflessivo.

 

 

 

 

15. Quali sono i vantaggi fiscali per uso privato?

 

La guida di un veicolo a basse emissioni può offrire molti vantaggi finanziari, a seconda del Paese specifico. I vantaggi possono essere diretti o in alcuni casi anche indiretti sulle tariffe di parcheggio e sui pedaggi.

Lo sfruttamento al massimo del chilometraggio in modalità elettrica è uno dei modi con cui i conducenti possono ridurre il consumo di carburante privato, soprattutto nei casi in cui il datore di lavoro copre tutte le spese di elettricità.

 

16. Quali sono i principali vantaggi e svantaggi di un PHEV?

 

Se usato in modo appropriato e in base alle indicazioni, il PHEV può comportare numerosi vantaggi per il conducente. Contribuisce a ridurre il consumo di carburante e l’emissione di CO2 e a realizzare un uso sostenibile dell’auto aziendale. Gli svantaggi possono derivare da un uso non appropriato dell’auto o dalla mancata ricarica. In tal caso, il conducente avrà un maggior consumo di carburante, una minore autonomia e un veicolo più costoso.

 

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